Ho tenuto una rubrica di ricette per 6 anni. Lo sapevate?
Lo so che ha dell’incredibile… il mio capo di Lookout magazine, nel 2002, mi ha dato una rubrica di cucina. A ME. “Lo sai, vero, che non so cucinare, odio farlo anche se adoro mangiare?” “Beh, così è la volta buona che impari!” Seee… non mi conosceva abbanstanza.
Allora ho girato la situazione a mio favore, come di solito accade quando qualcosa non mi garba: vada per la ricetta (che ho sempre copiato su internet o sui libri di cucina), però in tandem con una storiella inventata, per rendere il pezzo più brioso.
Vi posto un esempio, tratto dalla rubrica “4 amici e una cenetta”
Oggigiorno tutti hanno una pagina su facebook. E chi non c’è l’ha è decisamente out. Pure mia nonna ha la sua paginetta (http://facebook.com/nonnaolgadionigia).
La devo sempre aggiornare io, però lei mi posta le foto scattate con il cellulare, invia i testi (rigorosamente in patois), sceglie i video e le canzoni (da “La domenica andando alla messa” passando per “Piemontesina bella”, arrivando a una più contemporanea Mary J.Blige). Fin troppo avanti mia nonna. Sapete che tra i suoi friends figurano:Gino il Badola, l’Orchestra dei Taralli sardi, il gruppo delle Damigiane Bollite e la mia amica Helene. Do you remember? Massì dai, l’americana di NY, cugina di Marina la Riccia, ospite in Italia l’anno scorso. Ne ha fatta di strada da quei giorni. Grazie anche alla sottoscritta che l’ha portata a Radio Beckwith, ha scoperto di fare radio. E’ tornata in Connecticut dai suoi, ha iniziato a lavorare in una radio della capitale, poi è stata scelta, su 100 ragazze, dallo Star and Buck Wild per essere la spalla di un tipo che dal mattino alle sei usava andarci sul pesante con tutte le star, specialmente i rapper, tantè che l’hanno messo in prigione e lo show è stato chiuso (for now). Ora, vi chiederete, come farà Helene, senza lavoro a mantenere il suo alloggio? No problem, non sembra così preoccupata, perché adesso la sua nuova occupazione (di morettiana memoria) è “Faccio cose, vedo gente…”. Cambia foto ogni settimana (a patto che ci sia sempre lei con un bicchiere di alcol in mano), ha sempre nuovi friends ed ha preso il personal trainer di Shaggy perché da sola non trova la motivazione per correre a CentralPark. Forse si è un po’ sciroccata il cervello. Speriamo che prima o poi torni in sé. Ad ogni modo, l’altro giorno mi ha chiesto una ricetta per un party con bei ragazzoni ispanici. Io mi sono ricordata dei lecca-lecca piccanti all’aceto balsamico.Secondo me farà un figurone!
p.s. intanto nonna Olga Dionigia vorrebbe cimentarsi su YouTube in un video dove si vede lei con l’Ada e la Ginota mentre raccolgono le patate nell’orto comune. Ci mancava solo più questa…
Ingredienti per 8 persone (da una ricetta trovata su un giornale di cucina, che mi ha gentilmente passato mia mamma, perché la copiassi): 400gr di polpa di cervo tritata 130gr di cipollotto bianco 1 albume 1 cucchiao di aceto balsamico 30 g di zucchero erba cipollina peperoncino piccante in polvere sale pepe bianco.
Preparate uno sciroppo sciogliendo a fiamma moderata lo zucchero con aceto balsamico. Fate sobbollire (non chiedetemi cosa voglia dire in termini pratici perché non ne ho la più pallida idea) per 5 minuti, quindi lasciate raffreddare a pentola coperta, per evitare che si formi la pellicola sullasuperficie.Tritate il cipollotto e l’erba cipollina, unite il trito di carne, l’albume e il peperoncino. Formate delle polpettine tonde da circa 50 gr e rosolarle nell’olio, a fuoco moderato. Al termine della cottura, infilzatele ognuna con lo stecchino di legno e immergetele nello sciroppo all’aceto balsamico. Questi spiedini dolci sono ottimi sia caldi che freddi (sempre che vi piaccia l’aceto).
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