Matrimonio e bon ton: 8 regole d’oro per gli invitati

Confessa: appena ti invitano a un matrimonio c’è una parte di te che schiaccia il tasto “panic mode” direttamente collegato alla domanda “e adesso cosa mi metto?”.

Se ti stai chiedendo quale abito è adatto a un matrimonio, cosa dice il dress code da cerimonia o cosa tuona il galateo, non temere: siamo Camilla e Cristina di Rosenvoile, wedding planner a Roma, pronte a venire in tuo soccorso con 8 regole di bon ton e consigli di stile che ti aiuteranno a fare bella figura e a non sbagliare!

Adesso mi vesto: Bon Ton ed eleganza per lei

I colori: non ci si veste di bianco a un matrimonio se non sei la sposa, neanche avorio, bianco sporco, bianco più bianco, panna, beige, cipria, o qualsiasi gradazione di bianco. Allora nero? No, total black nemmeno. Tra il bianco e il nero ci sono tantissime sfumature, come i colori pastello o le fantasie floreali (da usare con discrezione). Ti consigliamo di evitare il viola (giusto per non incappare in qualche superstizioso) e il rosso fuoco, giusto per non diventare troppo appariscente e attirare l’attenzione in modo troppo sfacciato.

Ph. Fabio Bertiè

Questione di stile: il divieto assoluto è per mise troppo sexy: scollature generose, minigonne, trasparenze fuori luogo, outfit eccentrici. Il boa di struzzo lascialo nell’armadio. L’abito lungo è consigliato solo per matrimoni particolarmente eleganti che prevedono un party serale.

Calze: il galateo le vuole sempre alle cerimonie… puoi esimerti solo se indossi scarpe aperte, sandali o se la cerimonia è in pieno agosto!

Scarpe: i tacchi sono sempre la scelta migliore, anche se non li porti abitualmente scegli un modello comodo, un tacco non troppo alto e confortevole. Non è detto che dobbiamo portare tutte un tacco 12!

Cappello: sì al cappello solo se la cerimonia è di mattina e solo se la madre della sposa lo indosserà. Se il pranzo si svolge all’aperto ricorda di indossarlo fino alla fine del ricevimento, altrimenti si toglie prima di sedersi a tavola.

Un consiglio spassionato: informati sul vestito delle mamme degli sposi, delle sorelle e delle testimoni per evitare l’effetto fotocopia. Altra cosa se le damigelle sono in “pendant” per scelta!

Ph. Fabio Bertiè

Ricorda che un matrimonio non è una sfilata di moda, né una festa in discoteca e che la vera protagonista della giornata è la sposa.

Parola d’ordine: sobrietà.

Ciao sono io: bon ton ed eleganza per lui

Questione di stile: camicia bianca, abito scuro, cravatta in tono, calze e scarpe scure (evitabilissime le scarpe a punta da califfo).

Tight: appropriato solo entro le 18 va indossato dai papà degli sposi e dai testimoni se lo sposo è in tight.

Gli occhiali da sole: in chiesa non vanno indossati, nemmeno appoggiati in testa stile aureola!

Ph Fotoreportage di nozze

 

Ricevuto, passo e chiudo: quando si riceve una partecipazione di nozze si ringrazia con una telefonata (banditi SMS, WhatsApp e mail) e si porgono le congratulazioni. In questa occasione puoi informarti in maniera discreta sulla natura del regalo.

Destinatari: l’invito è intestato a Famiglia Forrester? Andate tutti.

Se invece c’è scritto “Gentilissimi Maria e Giovanni Forrester”, l’invito è rivolto solo agli adulti, i bambini staranno a casa a guardarsi un bel film Disney!

Cosa c’è nella busta: c’è solo la partecipazione con l’annuncio del matrimonio e i dettagli della cerimonia: non è richiesta la tua presenza al party, non imbucarti!

Ci sono la partecipazione e l’invito al ricevimento: complimenti, doppietta! Adesso pensa a cosa regalare.

ph Fotoreportage di nozze

Il set di tazzine del ‘500 o la lampada etnica?

Qualunque cosa succeda, non improvvisare il regalo di nozze!

Nella partecipazione potresti trovare indicazioni riguardo il regalo, se non ci sono chiedi ai futuri sposi quando chiamerai per congratularti.

È sempre bene assecondare i loro desideri: probabilmente hanno fatto una lista nozze online o ti chiederanno di contribuire al viaggio di nozze o opteranno per le opere di bene (forse solo le coppie hippie).

L’entrata trionfale

Non arrivare in ritardo, non sei la star: l’unica giustificata a entrare in Chiesa in ritardo è la sposa, tu fai in modo di arrivare prima dell’orario comunicato nella partecipazione. Gli imprevisti sono dietro l’angolo, i tacchi fanno la loro parte, calcola i giusti tempi per essere lì e aspettare l’inizio della cerimonia all’interno della Chiesa o della Sala del Comune.

Gocce di Smartphone

Lo smartphone accessorio non va bene durante il matrimonio: rischi di intralciare il fotografo ufficiale e rovina l’atmosfera.

Mettersi a fare foto e selfie durante la cerimonia è altamente sconsigliato, se pensi che gli sposi per le foto hanno scelto un professionista che li ritrarrà a dovere.

Rispetta la loro scelta, goditi la cerimonia e sorridi, potresti essere immortalata anche tu al massimo del tuo splendore.

Allegria portami via

Lo abbiamo già detto ma non sarà mai abbastanza, eleganza fa rima con sobrietà. Certo, non letteralmente, ma concettualmente. Non significa non divertirsi, ci mancherebbe, ma evita di alzare troppo il gomito o di fare scherzi goliardici, stile caserma (hai sicuramente in archivio qualche ricordo di matrimonio a cui hai partecipato che può essere classificato così).

Stare allegri in compagnia sì, scadere nel cattivo gusto, proprio no.

Saluti e baci

Non lasciare il ricevimento prima del taglio della torta: è considerato un segno di malaugurio, c’è poco da discutere con la malasorte. Quando hai deciso che è ora di andare ricordati di salutare e ringraziare gli sposi e i loro genitori.

ph Fotoreportage di nozze

Ora sai tutto quello serve: vai e divertiti! Ma sempre con stile.

Su di me

Erica Vagliengo

Giornalista/scrittrice/social media manager/speaker in radio, autrice del romanzo "Voglio scrivere per Vanity Fair" (come Emma Travet), di "Separati con stile" e di "Una frase bella al giorno". Ho creato, anni fa, il progetto emmat, originale esempio di PERSONAL BRANDING, per promuovere il libro e il mio alter ego, on line e off line. Sono Deputy Editor di PUNKT. Ho lanciato il rossetto "rosso che spacca" per le INCASINATE SI MA CON STILE, insieme al video format omonimo (su Youtube).
Sono stata autrice e speaker su Radioformusic del programma "Incasinate sì ma con stile", condotto con la mia amica Dana Carolina Bertone.
Curiosità: parlo tanto, dormo poco, scrivo ovunque. Combatto le nevrosi quotidiane con ironia, Internet, caffè e chantilly.

© 2024 Erica Vagliengo · Giornalista, scrittrice, social media manager, speaker in radio, Torino · P.IVA 12751290011 · Scrivimi

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