Ma tu… sei più Watson o Sherlock?
In una di quella domenica dove vorresti essere altrove, spulciando la rassegna stampa, sul cellulare, mi sono imbattuta in questo articolo, interessante assai:
“Stacca la spina, penserai meglio”, di Anna Logorio, pubblicato su Il Sole24.
Vi riporto l’inizio:
Che cosa si nasconde nella mente dell’investigatore più famoso del mondo? Nel libro, «Mastermind: how to think like Sherlock Holmes», Maria Konnikova propone un viaggio scientifico-letterario nella mente del detective inglese per svelare i processi che regolano chiarezza mentale, capacità deduttive, intuizione fuori dal comune.
«Il mio obiettivo non è quello di trasformare i lettori in detective», racconta l’autrice, che pubblica con Penguin. «Ciò che mi interessa è analizzare come funziona una mente eccezionale e offrire degli strumenti per imitarne i pattern cognitivi».
Per cominciare, sostiene che nel cervello convivano due modelli: da una parte il «sistema Watson» (veloce, caldo, disordinato), dall’altra il «sistema Holmes» (lento, freddo, riflessivo).
p.s. Io aspiro al sistema Holmes (sarà difficile… per una melodrammatica ed impulsiva come me)
p.s.2 Ma, nonostante io sappia che non diventerò mai Holmes… una cosa furba potrei farla: installare Freedoom, l’applicazione per bloccare le attività on line. Potrebbe contenere il mio essere dispersiva, lavorando con 1000 finestre aperte.
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