I Take That (vent’anni dopo)

Ebbene sì… lo ammetto: sono stata al CONCERTO DEI TAKE THAT. Avrei potuto andare a quello di Madonna o a “muovermi muovermi” da Jovanotti, senza spostarmi più di tanto (visto che si sono tenuti a Torino), MA INVECE NO, sono voluta andare proprio al concerto dei Take That.

PERCHE’?

Semplice, perché vent’anni fa, quando andai a Milano con le mie fide amiche Carla e Gabriella (che hanno bissato con me questo 13 ottobre 2015), ci sequestrarono i RULLINI della macchina fotografica, senza che potessimo dire “Beh” così ci rimase solo il biglietto come ricordo.

Vuoi mettere, due giorni fa, INVECE, la soddisfazione di poter scattare foto a nastro fino alla nausea, di postare video a go go su Instagram e status deliranti su Facebook, con il titolo delle canzoni più famose (che io non ho imparato nemmeno questa volta?).

Certo, l’atmosfera non era più quella dei nostri diciott’anni, nel 1995 e loro cinque non erano più in cinque ma in tre #cestlavie.

ph erica vagliengo

Oggi, intorno a noi, ex ragazze anni ’90, alcune invecchiate non benissimo; accompagnatori messi parecchio male, fan vestite di colori fluo, spalti semi vuoti.
Però… visto che non siamo più teen, abbiamo apprezzato la poca calca e la coda zero, i baretti del caffè all’interno del Mediolanum Forum, i bagni vicino, le nostre compagne sedute e non esagitate.

D’altronde, son passati vent’anni, bellezza!

P.S.1 Ci siamo chieste: ma cosa caspita facevamo nel 1995 per ingannare l’attesa, visto che non c’erano i cellulari? Ecco le possibili risposte:

  • stavamo in coda al baracchino delle magliette o dei popcorn
  • stavamo in bagno a parlar di maschi
  • ci facevamo i primi selfie alla cdc (senza sapere che, un giorno, si sarebbero chiamati così)
  • le più fortunate limonavano con il fidanzato maggiorenne (che le aveva accompagnate fino a Milaaaanao in auto).

P.S. 2 Chiudo con un: comunque HOWARD è sempre stato il più figo e stiloso, e adesso ancor di più (scusate, ho fatto uscire, per un momento, la teen che c’è in me).

Su di me

Erica Vagliengo

Giornalista/scrittrice/social media manager/speaker in radio, autrice del romanzo "Voglio scrivere per Vanity Fair" (come Emma Travet), di "Separati con stile" e di "Una frase bella al giorno". Ho creato, anni fa, il progetto emmat, originale esempio di PERSONAL BRANDING, per promuovere il libro e il mio alter ego, on line e off line. Sono Deputy Editor di PUNKT. Ho lanciato il rossetto "rosso che spacca" per le INCASINATE SI MA CON STILE, insieme al video format omonimo (su Youtube).
Sono stata autrice e speaker su Radioformusic del programma "Incasinate sì ma con stile", condotto con la mia amica Dana Carolina Bertone.
Curiosità: parlo tanto, dormo poco, scrivo ovunque. Combatto le nevrosi quotidiane con ironia, Internet, caffè e chantilly.

© 2024 Erica Vagliengo · Giornalista, scrittrice, social media manager, speaker in radio, Torino · P.IVA 12751290011 · Scrivimi

CreditsPrivacy PolicyCookie Policy

Pin It on Pinterest