I miei articoli su @marieclaire.it
A fine estate hanno cambiato il sito di marieclaire.it.
A dirla tutta, senza giri di parole, mi piaceva più la precedente versione, perché trovavi subito i pezzi e i giornalisti. Ora it’s such a mess... e sono andati persi tutti i sudati LIKE (compresi i 400 e più della mia intervista alla giornalista di moda Adriana Mulassano).
Ho pensato: “Non importa, cerchiamo gli articoli” così mi sono messa ieri notte sul sito e li ho trovati TUTTI e trentasette (da giugno 2012 a oggi), decidendo di pubblicarli qui:
– 12 pezzi per Il blog Celebrity dixit (che ho tenuto da giugno 2012 a settembre 2013. Poi il capo ha capito che, FORSE, il gossip non era nelle mie corde, consigliandomi di scrivere pezzi estemporanei su argomenti estemporanei. Detto, fatto).
– 25 pezzi tra interviste, recensioni di mostre e di eventi:
http://www.marieclaire.it/Attualita/interviste/intervista-Adriana-Mulassano
http://www.marieclaire.it/Attualita/cinema-libri/Intervista-alla-band-torinese-BADhOLE-Video
http://www.marieclaire.it/Attualita/news-appuntamenti/Artissima-2012-Torino
http://www.marieclaire.it/Attualita/interviste/Intervista-fotografo-streetstyle-Enrico-Frignani
http://www.marieclaire.it/Attualita/interviste/Intervista-a-Francesco-Tricarico
http://www.marieclaire.it/Attualita/interviste/Intervista-a-Midori-Yamane-al-Romics-di-Roma
http://www.marieclaire.it/Attualita/cinema-libri/Spinoza-it-al-Salone-del-Libro-di-Torino
http://www.marieclaire.it/Attualita/news-appuntamenti/Mostra-The-Disasters-Torino
http://www.marieclaire.it/Attualita/news-appuntamenti/Mostra-visual-art-Bill-Viola-Torino
http://www.marieclaire.it/Attualita/cinema-libri/10-cose-dalla-fiera-del-libro-di-francoforte-2013
http://www.marieclaire.it/Cucina/food-news/play-with-food-2014-torino-recensione
http://www.marieclaire.it/Moda/news-appuntamenti/San-Salvario-Emporium-3-Torino-11-maggio
http://www.marieclaire.it/Attualita/news-appuntamenti/Foto-una-giornata-a-San-Salvario
http://www.marieclaire.it/Attualita/Gli-Emotive-Portraits-di-Andreea-Hartea
http://www.marieclaire.it/Attualita/news-appuntamenti/mostra-Roy-Lichtenstein-Gam-di-Torino
P.S. Questo P.S. lo dedico a tutte le ragazze che sognano (ancora) di entrare in una redazione di un giornale di moda, raccontando come sono arrivata a Marieclaire.it
Nell’aprile di due anni fa, presi una decisione ferrea: avrei lasciato il cartaceo per dedicarmi solo al web journalism. Così sono andata alla ricerca dei colophon di alcuni tra i più famosi fashion magazine italiani. Tra questi, mi ha ispirato più degli altri, Marie Claire. Così ho strappato il foglio ella rivista e ho telefonato in redazione. Era un venerdì pomeriggio di aprile, intorno alle 16.00. Mando un’e mail di presentazione, poi chiamo e chi mi risponde? Il vice direttore in persona, parbleau! Chiacchieriamo per una decina di minuti e al termine della telefonata, ho l’appuntamento in sede (in viale Sarca, non si erano ancora trasferiti), qualche settimana più tardi.
Era un pomeriggio di maggio. Al mattino ho intervistato Fiorucci, al pomeriggio sono stata da Marie Claire, una mezz’ora circa a guardare le rose fresche nel vaso, sulla poltrona in entrata, prima del colloquio.
Finalmente vengo chiamata al cospetto del vice direttore. Parte una chiacchiera amichevole: cos’hai scritto, vediamo su Internet, di cosa vorresti scrivere, ci serve una blogger per una nuova rubrica, ironica, per ragazze sui 30-35 anni, acculturate, intelligenti, brillanti etc…Poi arriva il pezzo forte riguardo al pagamento (riportato meglio in un capitolo dell’ebook): visto che non gli garba pagare 6-8 euro a pezzo, preferisce non pagare i collaboratori esterni. Punto.
Io mi sono messa a ridere, CHISSA’ PERCHE’, l’avevo pensato. Prima di lasciarmi se ne esce con un: “E ora perchè non vai a fare una chiacchiera con il responsabile della redazione web, così ti spiega come tenere il tuo blog”. Mia risposta: “La farei volentieri ma ho un bus e tre treni da prendere per ritornare a casa. Lo chiamerò domani al cellulare”.
Morale della favola:
1) a me 6-8 euro ad articolo non sarebbero dispiaciuti… visto che ho scritto 37 pezzi, se la matematica non è un’opinione, mi sarei portata a casa: 222 euro (alla meno peggio) o 306 euro (alla meglio). Con questo compenso sarei andata vicina ad acquistare la Balenciaga Classic Day , usata, che sto puntando da un po’ su Depop.
2) fossi in voi, non mi curerei più di tanto dei LIKE, i LIKE vanno e vengono, e quando ti cambiano il sito, vanno e non vengono più. Certo, che peccato, visto che (come già detto), ero arrivata a più 400 LIKE per l’intervista alla Mulassano, ma pazienza, c’est la vie electronique.
3) ho l’abbonamento a Marie Claire. Me lo sono pagato di tasca mia. Sì, ho una leggera predisposizione al masochista.
4) PERO’, c’è un PERO’… è vero, avrei potuto benissimo dire:“No grazie, non mi interessa.”
Però io volevo rimettermi in gioco sul web, imparando un nuovo modo di fare giornalismo, connesso anche ai social. E sono stata fortunata: nonostante quanto sopra, la cosa più importante è stata incontrare un capo che, per vocazione personale, spirito volontaristico misto a sindrome del professorino, mi ha spiegato per filo e per segno come tenere un blog, ha letto tutti i miei pezzi, li ha corretti quando era il caso, mi ha dato un’infarinatura di SEO, e, (questa vale 100 punti), ha sempre risposto alle e mail mandate. A volte è parso brusco, facendomi notare quanto fosse migliorabile la mia scrittura, MA, mi ha insegnato a scrivere articoli per il web, quello che mi serviva.
Lo trovo ammirevole, e lo fa con tutti. Ero abituata a non ricevere una risposta dico una, dai giornalisti del settimanale locale, troppo impegnati per alzare un ditino e schiacciare due tasti per dirti OK, quindi, questa buona pratica mi ha colpita.
QUINDI, e ritorno alle ragazze del P.S. se volete (ancora) dedicarvi al giornalismo di moda, prego, accomodatevi, sappiate, però, che non è tutto lustrini e paillettes…